Al triplice fischio di Cremonese-Cittadella sono tornati i fantasmi che aleggiavano dopo la partita di Carrara, quando Stroppa aveva strigliato la squadra e si era avuta una reazione che aveva portato al poker contro il Catanzaro e alla rimonta contro il Palermo.

Una carica che evidentemente la sosta ha spento, oppure il problema caratteriale di questo gruppo è qualcosa che penalizza enormemente il rendimento in campionato.

La Cremonese di sabato ha dormito per 70 minuti, lenta e senza mordente e il Cittadella con il minimo sforzo, si è portato sul 2-0. Fortunatamente, Okonkwo non è proprio un cecchino, altrimenti oggi staremmo parlando di altro.

 È difficile analizzare il momento e soprattutto capire le motivazioni che portano la Cremonese ad alternare partite da grande squadra, mostrando tutte le qualità che possiede questa rosa, a prestazioni inspiegabili come quella di sabato.

Stroppa, a fine gara, ha fatto i complimenti ai suoi ragazzi per la reazione sul campo e guarda il bicchiere mezzo pieno: “Il secondo  è stato spettacolare, con una reazione eccezionale, in una partita che meritavamo di vincere, anche se non ci siamo riusciti. Abbiamo comunque guadagnato un punto su Spezia e Catanzaro; oggi non voglio vedere gli aspetti negativi, perché la squadra ha reagito nel modo giusto, facendo quello che doveva fare nel secondo tempo”.

Il mister vuole tenere alto il morale della truppa e c’è poi quell’episodio del gol annullato a Johnsen che ha suscitato più di qualche perplessità tra i tifosi.

Ma a parte gli episodi, la Cremonese l’impressione – forse dirò una bestialità – di essere una squadra che si esalta nei grandi appuntamenti, mentre con le medio-piccole sembra pensare di aver già portato a casa il risultato.

Questo in Serie B, può spesso rappresentare un’arma a doppio taglio.

Dai Cremo

Sezione: Editoriale / Data: Lun 31 marzo 2025 alle 11:00
Autore: Federico Bresciani
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