La Cremo esce con un punto dallo scontro diretto contro la Juve Stabia, mantiene il quarto posto con la distanza dallo Spezia che rimane a 6 lunghezze, dopo il pareggio dei liguri in casa del Mantova.

Nel dopo gara, molti tifosi hanno sottolineato come la squadra continui ad avere nella poca incisività degli attaccanti e nelle amnesie della difesa un nervo scoperto che ha pesato sulla stagione della Cremonese.

A 5 giornate dalla fine, il giocatore più prolifico della rosa è Franco Vazquez, con 9 reti, fermo ai box per squalifica, seguito da Manuel De Luca con 6 reti, Bonazzoli e Johnsen con 5 e Marco Nasti con 2. Se togliamo il Mudo, gli attaccanti grigiorossi hanno messo insieme 18 reti, 2 in più rispetto a quelle che Massimo Coda ha realizzato da solo in 35 presenze nella passata stagione.

Un dato che fa riflettere su come la squadra grigiorossa abbia faticato a trovare un trascinatore, un uomo d’area in grado di fare la differenza.

Stroppa li ha mescolati, organizzando staffette motivazionali, ma nessuno è riuscito a trovare la giusta continuità, e questo ha pesato notevolmente sui risultati della squadra.

Altra nota dolente è la difesa, che forse andava rinforzata e soprattutto ringiovanita. L’età media dei centrali grigiorossi è alta, con il solo Antov e Folino ‘sparito dai radar’ insieme a Moretti, che abbassano la media. I numeri della difesa parlano di 37 reti subite in 33 giornate, 5 in più rispetto alle  32 subite in 38 giornate dalla Cremonese nello scorso campionato.

Cifre che confermano l’andamento in calo della retroguardia della Cremonese, spesso protagonista di errori e disattenzioni, come in occasione della rete del vantaggio stabiese di Adorante.

A Stroppa il compito di registrare la rosa, perché a Pasquetta contro il Pisa ci sarà da sudare e bisognerà farsi trovare pronti.

Dai Cremo.

Sezione: Editoriale / Data: Mer 16 aprile 2025 alle 11:00
Autore: Federico Bresciani
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