La Cremonese continua a vivere una stagione dal sapore agrodolce, sospesa tra ambizioni da protagonista e un rendimento che, soprattutto in casa, stenta a decollare. Il dato più sorprendente è proprio questo: i grigiorossi sembrano avere una vera e propria doppia personalità, trasformandosi completamente a seconda che giochino in casa o in trasferta.

Fuori dalle mura dello Zini, la squadra di Giovanni Stroppa ha costruito gran parte del proprio cammino. Con 28 punti conquistati lontano da Cremona, la Cremo è la terza miglior formazione del campionato per rendimento esterno, dietro solo al Pisa (30) e al Sassuolo (34). Un ruolino di marcia che parla di 8 vittorie, 4 pareggi e 4 sconfitte, con una media di 1,75 punti a gara: numeri da squadra solida, organizzata, capace di colpire e gestire, anche in campi difficili.

Eppure, a casa propria, la storia cambia. Allo Zini, la Cremonese non ha mai davvero imposto la propria legge. In 17 partite giocate finora davanti al pubblico amico, i grigiorossi hanno vinto solo 6 volte, pareggiato in 7 occasioni e incassato 4 sconfitte. Una media di 1,47 punti a partita che vale soltanto l’undicesimo posto nella classifica del rendimento casalingo: decisamente al di sotto delle aspettative per una squadra che punta a restare nei quartieri alti della Serie B.

Questa alternanza di prestazioni, così netta, ha inevitabilmente rallentato la corsa della Cremo, che ha pagato a caro prezzo la mancanza di continuità tra le mura amiche. I numeri parlano chiaro e fotografano un’anomalia difficile da ignorare: per compiere il salto definitivo, Stroppa dovrà trovare la chiave per rendere i suoi più incisivi anche allo Zini.

In un campionato dove ogni punto pesa come oro, la Cremonese sa che per restare in corsa deve scrollarsi di dosso questa doppia identità. Perché fuori casa si vola, ma allo Zini servono ora risposte concrete.

Sezione: Primo Piano / Data: Mer 16 aprile 2025 alle 16:00
Autore: Redazione TuttoCremonese
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