Era il 9 novembre 2024, una data che i tifosi della Cremonese ricordano con amarezza. In quella sera ovattata dalla nebbia, allo stadio Martelli, la squadra allora guidata da Eugenio Corini cadde per 1-0 contro un Mantova modesto ma determinato. Una sconfitta dolorosa, non solo per il risultato in sé, ma per la prestazione opaca e inspiegabile offerta da una rosa costruita per puntare alla promozione diretta.

Un derby sentito, un ritorno atteso dopo anni, e una tifoseria che aveva riempito il settore ospiti sfidando le condizioni meteo pur di far sentire la propria voce. Lì, dove doveva esserci il cuore, mancò tutto il resto. Quella sera lasciò un segno profondo nella memoria collettiva di una piazza che chiede ora una sola cosa: vendetta sportiva.

Da allora, molte cose sono cambiate. La guida tecnica è tornata nelle mani di Giovanni Stroppa, chiamato a ricostruire certezze e spirito competitivo. E adesso, quel cerchio si sta per chiudere: il Mantova arriva allo Zini in un momento cruciale della stagione. La Cremonese ha l’obbligo di vincere, non solo per consolidare un quarto posto che garantirebbe i playoff da protagonista, ma per rimettere a posto i conti aperti con il passato.

Perché questo non è solo un derby: è la possibilità di riscrivere una storia che rischiava di finire nel dimenticatoio tra le occasioni perse. La Cremo deve rispondere presente, dopo i tanti inciampi contro squadre di bassa classifica e un ruolino nei derby lombardi tutt’altro che brillante (solo un punto nei due confronti col Brescia).

Stavolta c’è in palio molto più dei tre punti. C’è l’orgoglio di una squadra che vuole farsi perdonare. C’è la voce di uno stadio che chiede risposte. E c’è un avversario che ha già fatto male una volta, ma che stavolta dovrà fare i conti con una Cremonese affamata e pronta a tutto.

Sezione: News / Data: Gio 24 aprile 2025 alle 18:00
Autore: Redazione TuttoCremonese
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