Massimiliano Alvini si sta prendendo la sua rivincita personale e in barba ai sorrisi di scherno di chi lo aveva definito il “nuovo Oronzo Cana`” fino a questo momento, a Cosenza, sta facendo un ottimo lavoro. La vittoria contro la Sampdoria di domenica, conferma che l'alchimia tra squadra e tecnico è vincente e se non fosse stato per i quattro punti di penalizzazione, oggi il suo Cosenza, sarebbe a 8 punti a meno tre dal Pisa capolista. Alvini non ha lasciato un buon ricordo a Cremona e ha pagato errori di inesperienza di una serie A troppo grande per lui.

Sono stati anni difficili per il tecnico di Fucecchio. Dopo l’infelice parentesi grigiorossa, a La Spezia ennesimo flop ed esonero. Una discesa verso gli inferi che non ha turbato un uomo di campo, abituato a rimboccarsi le maniche e ad accettare nuove sfide. Quella di Cosenza non è una piazza facilissima. Ambiente caldo, tifoseria in subbuglio, troppi anni di anonimato e divergenze con la società.

Massimiliano non si è preoccupato di tutto questo ha voluto scommettere solo su se stesso. Una rosa di giovani, senza Tutino, sembrava davvero un impresa titanica e tutti si aspettavano il “solito Alvini” che alla fine viene messo alla porta.

In cinque giornate: due vittorie contro Cremonese e Sampdoria, due pareggi contro Palermo e Spezia e una sola sconfitta a Mantova. Un ruolino di marcia che ha fatto gridare al “miracolo” la piazza cosentina che sogna in grande.

Fuoco di paglia? Non lo sappiamo, però va detto che Alvini è la sorpresa di queste prime cinque giornate di serie B, perché nessuno avrebbe puntato un euro sul suo Cosenza.

Del doman non v’e certezzama nella vita bisogna anche sapersi godere il momento e il “Calimero” della serie B dopo tanto buio, si gode la luce della ribalta.

Sezione: Copertina / Data: Mar 17 settembre 2024 alle 12:00
Autore: Federico Bresciani
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