Il Derby di Mantova ha lasciato dietro di sé, un episodio che nulla ha a che fare con il calcio e con il tifo. La partita come già evidenziato alla vigilia, era stata definita dall’Osservatorio Nazionale, una gara a rischio, vista la rivalità tra le due tifoserie.

Malgrado le misure restrittive adottate dalle forze dell'ordine e dalla questura, alcuni individui che definire tifosi è un offesa alla categoria, si sono resi responsabili di un gesto vile, aggredendo un tifoso della Cremonese con disabilità.

La vicenda ha scosso i tifosi della Cremonese che hanno riversato (a mezzo social) tutta la rabbia e lo sconcerto e la solidarietà al ragazzo, vittima dell’aggressione. I gruppi della Curva virgiliana, hanno preso le distanze, attraverso un comunicato e dalle indagini è emerso che i responsabili non hanno alcun legame con il tifo organizzato.

Dopo quattro giorni di indagini, gli autori dell’aggressione, sono stati individuati. Secondo “La Gazzetta di Mantova” si tratta di un 55enne, originario di Mantova ma residente in Emilia che avrebbe sferrato un pugno sul volto del ragazzo e un 52enne mantovano che avrebbe bloccato il 30enne Cremonese, dando il via all’infame gesto. Nei loro confronti.

 il questore ha emesso (per il 55enne) un Daspo di 5 anni per le manifestazioni sportive più 2 anni di Dacur: divieto di accesso a tutti gli esercizi pubblici di Mantova.

 Al 52enne, 1 anno di divieto di accesso a tutti i Bar della zona stadio. Il Questore di Mantova Annarita Santoro ha commentato così il buon esito delle indagini: “Un gesto talmente vile che la notte di sabato non sono riuscita ad andare a dormire, tanta ero concentrata sulle indagini per dare un nome e un volto ai responsabili”. Una brutta storia che (se non altro) ha avuto un lieto fine e grazie a filmati e testimonianze dirette, i due aggressori sono stati individuati e pagheranno per un gesto che non ha nulla a che fare con il tifo e con lo sport e che ha rovinato la giornata ad un ragazzo che voleva solo seguire la sua squadra del cuore: la Cremonese.

Ogni tanto è bello poter dire “giustizia è fatta” anche se è incomprensibile che ancora oggi si debba leggere notizie di aggressioni a persone indifese, prima di una manifestazione sportiva.

Sezione: Editoriale / Data: Ven 15 novembre 2024 alle 11:00
Autore: Federico Bresciani
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