La sosta è un momento dove il tifoso si sente privato del suo più grande sentimento. La nazionale, il tricolore, l'amor di patria, tutto bello, ma la squadra della propria città, quello che rappresenta per un tifoso, soprattutto in una realtà come Cremona, non può competere con la Nazionale di calcio. In questi giorni di letargo dal campionato, non possiamo certo dire che ci siamo annoiati.

 In un sol colpo, la Cremonese, si è ritrovata nuovamente Giovanni Stroppa sulla panchina, Corini durato come un “Gatto in tangenziale” la societàsilente” che va avanti come se nulla fosse. La squadra, eccezion fatta per Pickel, Antov, Jungdal e Lochosvili, impegnati con le rispettive nazionali, ha ripreso a lavorare sul campo e a preparare la sfida contro il Frosinone.

 C’è un aria strana attorno a questa Cremonese Bis di Giovanni Stroppa, i tifosi, in larga maggioranza sono scettici, temono il contraccolpo sul gruppo e soprattutto hanno la sensazione di rivedere un film già visto.

Le ultime prestazioni, quelle sotto la gestione Corini, hanno sollevato dubbi circa la qualità del mercato estivo, il ritorno alle “origini” viene visto come un ulteriore elemento a sfavore.

Sulla “Provincia” la bandiera Luciano Cesini, 436 partite in maglia grigiorossa, ha commentato così, il momento della Cremonese: "Con Corini, anche quando si è vinto, non ho visto quei passi avanti che forse ci si aspettava e neanche il cambio di modulo in difesa ha portato chissà quali cambiamenti». Un osservazione che getta  ombre sull’atteggiamento della squadra, che anche sotto la regia di Corini, ha dato la sensazione di avere poca personalità. Cesini, da vecchio uomo di campo, su questo dice la sua: “In queste ultime giornate ho visto una squadra che non aveva tutto questo carattere, si deve andare in campo con una condizione migliore anche sul piano mentale. Non puoi andare in campo pensando di fare solo il tuo compitino e basta”.

Chi ha vissuto il terreno di gioco, vede il calcio con altri occhi e questo mi porta a pensare che in questo “Stroppa Bis” non sarà solo il modulo o il possesso palla a fare la differenza.

Quello che sarà fondamentale è la voglia dei calciatori di ridare un senso a questo campionato.

StroppaCorini…(3-5-2) o (4-2-3-1) ma se i nostri giocatori (in campo) non ci mettono quel pizzico di “cattiveria” in più, difficilmente cambieremo la storia di questa stagione.

Voglio illudermi che questo campionato non sia ancora "archiviato"e voi?

Dai Cremo.

Sezione: Editoriale / Data: Sab 16 novembre 2024 alle 11:00
Autore: Federico Bresciani
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