In un lunedì come tanti, quando il sole piano piano lascia lo spazio all'imbrunire, a Cremona, piomba come uno Tsunami improvviso, la notizia dell'esonero lampo di Eugenio Corini.

 Sono le 17.45 circa, quando il tam tam si diffonde a macchia d'olio, intasando telefonini, social fino ad arrivare alle grandi piattaforme. Sky Sport da notizia dell'esonero e subito dopo esce il nome del successore: Giovanni Stroppa.

 Il nome lascia tutti a bocca aperta, 36 giorni dopo il pareggio con il Bari, la contestazione, le facce scure dei giocatori, prima e dopo la partita, torna a sedersi sulla panchina, il tecnico che era stato allontanato e che aveva chiuso il suo rapporto, lasciando dietro di , uno strascico di polemiche per il non aver valorizzato il capitale tecnico, in nome dell’oltranzismo e del suo “monomodulo”.

Corini in cinque giornate ha provato ad invertire la rotta, evidentemente non ha conquistato il cuore della proprietà o forse ha pagato le due sconfitte consecutive, in particolar modo l’ultima a Mantova, che ha messo in mostra non solo i limiti strutturali del gruppo ma anche problemi caratteriali che lo stesso tecnico, aveva denunciato subito dopo la sconfitta contro il Pisa.

 Dura appena 36 giorni l’esperienza di Corini a Cremona, 2 vittorie, 1 pareggio, 2 sconfitte e tanti saluti. Questo è il calcio, ma forse la verità non ce l’hanno detta tutta e probabilmente dietro questo colpo di teatro, c’è ancora la longa mano del Direttore Sportivo che fa e disfa a suo piacimento e senza chiedere conto a nessuno.

 Corini non ha rilasciato dichiarazioni, il comunicato “copia e incolla” non è sufficiente e soprattutto non da una risposta chiara sulle reali cause di questo allontanamento.

 A Cremona in molti chiedono chiarezza e si interrogano sul futuro. Stroppa avrà il difficile compito di ricompattare lo spogliatoio, lo stesso che lo aveva sfiduciato, e in molti sono scettici al riguardo.

Tra due settimane arriva il Frosinone, in questi giorni di sosta, l’auspicio è che i calciatori (non esenti da colpe in questo avvio sottotono) e l’allenatore si guardino dritti negli occhi e dopo essersi detti “tutto” si mettano sotto a lavorare per il bene della Cremonese. Lo devono ai tifosi che non si sono mai tirati indietro, hanno sempre sostenuto la squadra e meritano rispetto.

 La società dovrebbe fare chiarezza ma sicuramente nessuno parlerà.

Nel frattempo Giovanni Stroppa...prepara il trolley canticchiando “Io sono ancora qua”…eh già.

Dai Cremo.

Sezione: Editoriale / Data: Mar 12 novembre 2024 alle 11:00
Autore: Federico Bresciani
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