Un anticipo di serie B che nasconde tanti significati, di natura tecnica per gli allenatori e di “cuore” per i tifosi. Due elementi che sono il “sale” del calcio e non sempre vanno di pari passo, creando divergenze tra l'area tecnica e i supporter. La sfida del Ceravolo è un test importante per entrambe le squadre, il Catanzaro con 6 punti in cinque gare non sta ripetendo l'inizio di stagione targato Vivarini (5 giornate 10 punti) dall’altra parte la Cremonese, non è ancora riuscita ad “accendersi” e destino vuole che la sesta giornata (del campionato scorso) è stata l’esordio di Giovanni Stroppa sulla panchina della Cremonese, dopo l’esonero di Davide Ballardini, alla quale fu fatale il (2-2) di Reggio Emilia.

La Cremo, rispetto al momento del “passaggio di consegna” ha un punto in più (7) rispetto ai 6 punti in cinque gare, che costarono il posto allo “Zio Balla”.

Una serata speciale per  due calciatori: Fulignati e Vandeputte che il pubblico di casa non ha dimenticato, in particolar modo il calciatore belga, protagonista di un Catanzaro che ha fatto sognare la serie A. Un Vandeputte che “voci di corridoio” dicono, partente dalla panchina. Fino ad ora, Stroppa lo ha usato con il contagocce e fuori ruolo. Il patron dei giallorossi Floriano Noto ha voluto dire la sua sull’argomento: “Il sistema di gioco di Stroppa, probabilmente questo 3-5-2, fa un pofatica Vandeputte ma con Calabro ha giocato quinto di centrocampo, con Vivarini in C ha giocato quinto di centrocampo e quindi non vedo perché possa fare fatica. Comunque sono scelte tecniche loro, non so cosa ci sia dietro a queste scelte”.

Venerdì si avvicina…

Dai Cremo.

Sezione: Editoriale / Data: Gio 19 settembre 2024 alle 11:01
Autore: Federico Bresciani
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