Il Pisa, con il successo di ieri sera sul Bari, vola a +13 dai grigiorossi e la partita contro il Cittadella diventa una scelta ‘obbligata’ per la Cremonese se si vuole mantenere viva una fiammella di speranza di rimanere in corsa per il secondo posto. Follia o sogno proibito, ma fino a quando c’è anche una sola probabilità, Vasco cantava: ‘giocala’.

Oggi alle 12.30 parlerà ai microfoni Giovanni Stroppa, che non ha trascorso una settimana serena dopo la sconfitta interna contro la Reggiana, che  ha interrotto bruscamente la risalita in classifica e ha messo la Cremonese in una posizione delicata, lontana dalla vetta e con le inseguitrici alle calcagna.

La trasferta di Cittadella è un’incognita. Dal punto di vista tecnico e considerato anche il divario di punti (+11) sui veneti, si dovrebbe parlare di una partita senza storia, ma la fragilità emotiva di questi ragazzi, troppo spesso in stagione, ha regalato brutte sorprese ai tifosi; quindi, meglio non andare in terra veneta con il sorriso stampato sulle labbra. Stroppa deve fare i conti con le assenze di Bonazzoli e Pickel, recuperando Bianchetti al centro della difesa, ma il vero dubbio che si cela dietro questa gara è se questo gruppo sia in grado di reagire di fronte alle difficoltà, cosa che contro la Reggiana non è avvenuta e la Cremo è uscita sconfitta e ridimensionata.

L’augurio è che la caduta dello Zini, unita alla voglia di riscatto e di tentare di mantenere viva questa stagione, abbia fatto scattare quella molla, quel ‘fuoco dentro’ come lo aveva definito Sernicola a fine gara, che porti la squadra a sfruttare questo rush di fine anno e provare ‘se non altro’ a iniziare il ‘nuovo’ con uno spirito diverso e con ancora un obiettivo che possa trainare sia la squadra che i tifosi.

Dai Cremo

Sezione: Editoriale / Data: Sab 14 dicembre 2024 alle 11:00
Autore: Federico Bresciani
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