Una Cremonese troppo brutta per essere vera. Al triplice fischio lo sguardo di ogni tifoso era un misto di sorpresa e delusione per quanto visto nei 90 minuti di gara.

I pronostici della vigilia, il Cosenza di Alvini una incognita, il gap tecnico tanto sbandierato dai quotidiani. Un “fritto misto” che sembrava pronto per essere gustato.

 Invece, potenza della sfera di cuoio, il campo ha consegnato una Cremonese irriconoscibile, macchinosa, imprigionata dalla regola del “possesso palla” a tutti i costi, con le punte sempre fuori dal gioco e incapaci di offendere. Alvini non immaginava che il suo Cosenza, contestato, orfano di Tutino, pieno zeppo di giovani (Ciervo ieri sera sembrava Cr7) sarebbe riuscito (con il minimo sforzo) a portare a casa la vittoria. Due tiri in porta in 90 minuti per la Cremonese, troppo poco per portare a casa il risultato.

 I padroni di casa hanno segnato il gol partita, dopo mezz’ora e nei restanti sessanta minuti, la squadra di Stroppa, non ha dato mai la sensazione di poter rientrare in partita.

 Una sconfitta che ha scatenato la rabbia dei tifosi, delusi per come il tecnico è riuscito a farsi del male da solo, continuando, imperterrito ad inseguire la sua idea di calcio non sfruttando a dovere, il potenziale del collettivo.

Stroppa a fine gara ha fattomea culpa” ha ammesso che le cose non hanno girato come da programma: “Non siamo stati bravi come accaduto di solito. Prestazione brutta, il Cosenza ha fatto tutto meglio di noi, dai contrasti alla qualità di gioco”.

Siamo appena alla prima giornata e nessuno vuole fare “processi sommari”. La speranza è che questa caduta, sia utile al mister che faccia tesoro degli errori commessi.

Sarebbe un vero peccato non approfittare del “Capitale umano” a disposizione: uno dei fiori all’occhiello di questa serie B. Basterebbe solo abbandonare le “proprie convinzioni” e mettere i giocatori nei ruoli a loro più congeniali.

Di Tempo ne abbiamo tanto a disposizione…Giovannipensaci”…

Dai Cremo.

Sezione: Editoriale / Data: Lun 19 agosto 2024 alle 13:00
Autore: Federico Bresciani
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