Il pareggio con il Bari, la prima contestazione verbale dello Zini e la dichiarazione del tecnico a fine gara: “Dovrà rispondere la società, io ho la testa bassa e voglio lavorare” tutti indizi che lasciavano presagire che la posizione di Stroppa era cambiata.

 Alla vigilia del match contro il Bari, era intervenuto Il Ds Giacchetta per sedare gli animi e rinnovare “virtualmente” la fiducia al Mister. Evidentemente la decisione era già presa, ma si voleva aspettare la partita con i pugliesi per vedere se “la reazione” paventata, ci sarebbe stata.

 In campo si è vista una squadra spenta, scollata che non seguiva più  Stroppa, alla fine, in un lunedì piovoso, sono iniziate a correre le voci che Stroppa avrebbe fatto le valigie. I media sono andati in tilt, nomi a pioggia, possibili ritorni, la società non si pronunciava e meditava sul da farsi.

 Ieri in serata, il comunicato ufficiale: Giovanni Stroppa è stato sollevato dall’incarico, si chiude qui, il matrimonio tra il tecnico di Mulazzano e la Cremonese. Il successore (i bookmaker lo danno in vantaggio) dovrebbe essere Eugenio Corini, ex allenatore del Palermo, nelle prossime ore, potrebbe arrivare la fumata bianca. Giovanni Stroppa lascia Cremona, l’ennesimo allenatore "sacrificato sull’altare della gestione Arvedi"  ha scritto qualcuno. La speranza  e che "l’erede al trono" riesca almeno a completare due stagioni, senza fare la fine degli illustri predecessori.

Stroppa era subentrato a Ballardini che a sua volta aveva sostituito Alvini. D’altronde questo è il calcio moderno che fagocita allenatori come un animale a digiuno da giorni. Stroppa paga il suo integralismo, l' incaponirsi nel cercare a tutti i costi di “cambiare le caratteristiche” di alcuni giocatori, in favore della sua idea di calcio e la rottura insanabile con lo spogliatoio.

Lo scorso anno (Stroppa)  entrato in corsa, è riuscito a rimettere in marcia la squadra e pur senza rubare l’occhio a livello di gioco, a  portarla  “a tanto cosi” dalla serie A. I segnali che qualcosa nel meccanismo non stavano funzionando si era intravisto anche nel finale della scorsa stagione.  La società  ha deciso di rinnovargli la fiducia, gli ha messo a disposizione un organico competitivo, ma stavolta Stroppa, non è riuscito più ad avere  il polso della situazione, ha perso la fiducia dello spogliatoio, e dopo esperimenti su esperimenti si è dovuto arrendere alla “regola dei risultati”.

Ai calciatori (non completamente esenti da colpe in questo deludente inizio di campionato) il compito di cambiare atteggiamento, scendere sul campo con la giusta mentalità. Cari giocatori gli alibi  sono finiti, l’unica cosa che dovete  fare è correre e cercare di riprendere in mano la stagione, provare a centrare l’obiettivo prefissato.

Trenta giornatevoglio vedere gente "affamatain mezzo al campo.

Dai Cremo.

Sezione: Editoriale / Data: Mer 09 ottobre 2024 alle 11:00
Autore: Federico Bresciani
vedi letture
Print