Il lunedì è trascorso tra rabbia e delusione di un popolo (quello grigiorosso) che non ha digerito la debacle di Cosenza, in particolar modo, le scelte di un allenatore che, nel dopogara, non ha nemmeno avuto il coraggio di ammettere:  “signori ho sbagliato!”.

Stroppa e la tifoseria sono  ai ferri corti da tempo, l’inizio con caduta ha solo contribuito ad amplificare il tutto. Da domenica sera, i vari contenitori grigiorossi, sono un brulicare di critiche feroci e di richieste di “esonero” del tecnico. Un atmosfera infuocata dopo appena novanta minuti di campionato.

 Una situazione difficile da gestire, alla vigilia del doppio appuntamento casalingo contro Carrarese e Palermo: due gare che hanno già il sapore del “crocevia” per il destino di Giovanni Stroppa sulla panchina grigiorossa.

 L’ imperativo è “resettare tuttomettere da parte la delusione, preparare queste due partite allo Zini.

Lo so non è facile, poi, ho visto  l’ immagine dei90Cremonesi che domenica sera, hanno macinato chilometri, sacrificato ore di sonno, attraversato lo stivale, in nome di una fede, solo per sostenere i colori di Cremona, senza pensare alla tattica, aldilà del risultato. Quella istantanea, cosi vera che certifica un amore incondizionato, mi ha molto colpito e mi ha aiutato a riflettere.

Sarebbe bello che qualcuno portasse la foto ai calciatori e a Stroppa, per attaccarla al loro armadietto, per guardarla  ogni giorno fino al al giorno  della partita.

Sono sicuro che i calciatori troverebbero la carica giusta e l’allenatore avrebbe un motivo in più per pensare “a cosa si deve cambiare”.

Capirebbero cosa significa e quale privilegio hanno, nell’indossare una maglia che rappresenta una grande famiglia: quella grigiorossa.

…”ripartire dall’amore dei "90" di Cosenza”…per tornare a volare.

Dai Cremo.

Sezione: Editoriale / Data: Mar 20 agosto 2024 alle 11:00
Autore: Federico Bresciani
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