La Cremonese saluta la Coppa Italia e lo fa mostrando di essere “squadra”. In questi casi, il termine più utilizzato è “a testa alta” e non vuole essere la solita retorica spicciola, buona solo per mettere le mani avanti quando arriva una sconfitta.

 La Cremo di ieri sera ha tenuto testa al Cagliari, ed esce fortificata da questo match. Un primo tempo troppo timido, il turn over di Coppa, il pressing arrabbiato di un Cagliari con “il fucile puntato” dei tifosi, delusi dall'avvio di stagione, hanno condizionato il match della Cremonese che nonostante tutto, ha retto bene l’urto, salvo poi arrendersi (ad inizio ripresa) al gol di Lapadula.

Nel secondo tempo, Stroppa deve avergliene cantate negli spogliatoi, i ragazzi, sono entrati in campo con ben altro piglio, hanno alzato il baricentro e provato a sorprendere la retroguardia sarda. Nicola ha inserito Piccoli e Luvumbo per dare maggior peso e velocità alla squadra, Saro ha fatto vedere che non ha dimenticato come si fa il portiere, Pickel ha tentato la soluzione da fuori, l’unico che è sembrato non  in condizione è stato De Luca che conferma il non buon momento di forma.

Nel complesso una buona Cremonese che il tecnico grigiorosso (a fine gara) ha elogiato per la prestazione del secondo tempo, un po meno per l’approccio nella prima parte di gara: “Nel primo tempo potevamo fare sicuramente meglio in ripartenza e nella volontà di essere più incisivi nel fare azioni da gol. Al contrario, nella ripresa siamo entrati con una cattiveria diversa e siamo arrivati più volte davanti alla porta. Siamo comunque stati meno bravi del Cagliari, ma la squadra stava meritando di portare a casa la posta piena. Peccato, perché gli episodi contro squadre di categorie così importanti fanno la differenza”.

 Un buon test che da fiducia in vista del delicato posticipo di lunedì contro il Brescia. Una prestazione che ha evidenziato la difficoltà della squadra nel fare gol, per stessa ammissione del tecnico grigiorosso, ma che ha tenuto botta contro un avversario di categoria superiore. Ottime risposte anche dalle cosiddette “riserve”: Saro e Milanese che saranno molto utili alla causa nel proseguo della stagione.

 Archiviata la Coppa Italia, testa e gambe al campionato con qualche certezza in più. Piano piano la squadra sta prendendo consapevolezza dei propri mezzi e può contare su una rosa ampia e di grande valore. Il futuro dipende solo da noi.

Dai Cremo.

Sezione: Editoriale / Data: Mer 25 settembre 2024 alle 11:00
Autore: Federico Bresciani
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