Dopo la vittoria contro il Sassuolo e la sosta, la Cremonese, torna bruscamente indietro e quello che di buono si era visto nella gara contro i neroverdi, dura lo spazio di 45 minuti, per poi dissolversi lentamente. Un pareggio che per quanto visto nei 90 minuti, va stretto allo Spezia e se non fosse stato per "Sant'Andrea Fulignati" da Empoli, oggi saremo qui a commentare una sconfitta dei grigiorossi.

 Inutile dire che l'unica cosa da segnalare è stato il “possesso palla” con i ragazzi di Stroppa che hanno fatto girare la sfera, Quagliata e Zanimacchia (almeno all’inizio) hanno spinto sulle fasce di competenza, tutto molto bello, se non fosse che Bonazzoli e Nasti hanno avuto poche palle (se non zero) per fare il proprio lavoro: quello di attaccante.

 Alla mezz’ora la Cremo ha trovato il gol dell(1-0) con Collocolo che da fuori area ha messo alle spalle di un arrugginito Gori, al rientro da titolare dopo 450 giorni. La Cremonese, ottenuto il vantaggio ha preferitogestire il vantaggioparola che piace tanto al tecnico di Mulazzano, ma che evidentemente, non piace allo Spezia che ha preso metri e coraggio e alla fine del primo tempo, solo un miracolo di Fulignati su Soleri, ha evitato il gol del pareggio spezzino. Nel secondo tempo, la squadra grigiorossa non è scesa in campo.

 Stroppa toglie Ceccherini per Moretti, ma la partita ora è passata nelle mani degli ospiti, ancora Fulignati, si immola su Cassata. La Cremo si abbassa troppo, perde in brillantezza e al quarto d’ora, frittata di Bianchetti e Moretti e Fulignati, deve fare gli straordinari su Di Serio. L’arbitro prima concede il rigore, poi la Var annulla tutto. Ma l’aria allo Zini si fa pesante, tre minuti più tardi, Hristov di testa, pareggia il conto. I ragazzi di Stroppa hanno perso la bussola, lo Spezia domina la scena.

Stroppa tenta la carta Johnsen ma il norvegese non incide. La Cremonese, da un segnale di vita dalle parti di Gori, ancora con Collocolo, poi il finale è di quelli da brividi, con Fulignati, decisivo su Cassata e Colak che di testa, fallisce il match ball a pochi secondi dalla fine.

Le “solite vecchie abitudini” condannano la Cremonese ad un punto, che per stessa ammissione di Stroppa a fine gara, è un punto guadagnato. Il Mister continua a difendere il suo credo calcistico ma è evidente che qualcosa non funziona. Non è con l’oltranzismo e le difese d’ufficio di chi non vuole sentir parlare di critiche al tecnico che si vincono le partite. Stroppa a fine gara parla di “buon primo tempo” e di non aver saputogestire il vantaggio”. Nel calcio le partite non si gestiscono, si chiudono e la Cremonese non ha “colto l’attimo”.

La Cremo non tira in porta e solo grazie a Fulignati si è evitata l’ennesima brutta figura. Dopo l’illusione di Reggio Emilia è tornata la solita vecchia Cremonese. Poi ci sarebbe da parlare di Vandeputte, dimenticato in panchina, ma va a finire che mettiamo troppa pressione. Il rammarico è che la Cremonese ha mezzi ma non li sfrutta ed è un vero peccato.

Caro Giovanni forse dovresti rivedere qualcosa del tuocredo”…stai "dilapidando" un patrimonio

Dai Cremo.

Sezione: Editoriale / Data: Dom 15 settembre 2024 alle 11:00
Autore: Federico Bresciani
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