Finisce tra i fischi e un primo accenno di contestazione, la quarta gara interna della Cremonese. Un pareggio strappato con le unghie ad un onesto Bari che ( per limiti tecnici e per il solito Fulignati) non è riuscito ad assestare il colpo di grazia ad una Cremo senza capo né coda, con Stroppa che oltre alle assenze si diverte a “sperimentare”.

 Un primo tempo scialbo con il Bari in controllo e la Cremonese che non riesce mai (se non nel finale di tempo) a dare la sensazione di essere in partita. Il gol dello (0-1) ha scosso un minimo gli animi ma è evidente che qualcosa nel meccanismo non solo si è inceppato, ma rischia fortemente di rompersi definitivamente.

In settimana abbiamo ascoltato Giacchetta che ci ha “rassicurato” che Stroppa è il futuro, il tecnico ha parlato di “settimana perfetta” alla vigilia della partita, il campo, ci ha consegnato un gruppo di calciatori allo sbando che giocano senza criterio, cercano lo spunto individuale e poi “come va va …tanto”.

Sono settimane che si punta il dito solo sul Mister, ora è arrivato il momento di parlare anche dei giocatori. Fino ad ora dove sono i gol degli attaccanti?: De Luca ha subito una involuzione tecnica preoccupante, non becca la porta nemmeno senza il portiere e Nasti fino ad ora ha realizzato appena due reti e Bonazzoli fino ad ora, poca cosa. Vandeputte non è contento del ruolo e dell’impiego e si vede. La difesa atre” non è il fortino di un tempo e Antov nelle ultime uscite è spesso poco brillante e Fulignati è costretto (spesso) agli straordinari.

In sede di programmazione, nessuno ha pensato ad un vice Castagnetti e le condizioni di Majer, ieri, hanno spinto il Mister a provare la carta Pickel con i risultati che abbiamo visto.

Stroppa si difende con le solite frasi di circostanza, ma su due passaggi del suo intervento, la sensazione è che lui e la squadra siano due entità a parte : “Da mister mi dispiace per le difficoltà di oggi, ma l’unica strada che conosco è abbassare la testa e lavorare dando il 100%”. “Dovrà rispondere la società, io ho la testa bassa e voglio lavorare perché so che con questa squadra posso avere delle soddisfazioni”.

Mancano trenta partite, nulla è perduto ma la classifica della Cremonese recita: 11 punti con una distacco di otto punti dalla vetta e cinque dal secondo posto. Ci si prepara all’ennesima stagione di rincorsa.

 Questa sosta servirà a tutti per riflettere, soprattutto alla società perché il pareggio con il Bari, lascia in sospeso due domande: è solo un problema di allenatore o i giocatori non lo seguono più e forse sono stati esaltati oltremisura in sede di campagna acquisti? Ai posteri l’ardua sentenza…e che la sosta aiuti a risolvere sto “Gran Casott”.

Dai Cremo.

Sezione: Editoriale / Data: Lun 07 ottobre 2024 alle 11:00
Autore: Federico Bresciani
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