Ieri è iniziata ufficialmente l’esperienza di Eugenio Corini sulla panchina della Cremonese. Stroppa ha fatto le valigie e si è portato con sé critiche e qualche attestato di stima (nonostante tutto) perché questo è il sale del calcio: ognuno lo vive a modo suo ed è questo il bello di questo sport.

 Corini, classe 1970, nativo di Bagnolo Mella è il nono allenatore che si siede sulla panchina da quando la Cremonese è tornata a disputare la serie B (parentesi in serie A compresa) l’ultimo a terminare una stagione a Cremona è stato Attilio Tesser, nell’anno della rinascita e del ritorno in B.

 Da Tesser in poi, tanti volti da Mandorlini a Baroni da Rastelli a Bisoli da Pecchia ad Alvini, passando per Ballardini e Stroppa e adesso Eugenio Corini. Una bella scommessa quella della società e del tecnico ex Palermo che si vuole prendere una rivincita dopo l’ultima stagione in rosanero con l’esonero, nonostante il sesto posto dei siciliani.

Ieri il Mister ha diretto il primo allenamento e avrà a disposizione un tempo necessario per conoscere la rosa (eccezion fatta per i nazionali) e preparare la trasferta di Castellammare. Per Corini è la nona esperienza su una panchina dopo le due di Palermo e Brescia poi Chievo, Lecce, Novara, Frosinone, Crotone e Portogruaro.

 Il cambio in panchina (ci si augura) dia la scossa necessaria a rivitalizzare un gruppo depresso che non riusciva più ad esprimersi al meglio delle proprie potenzialità. In queste ore molti hanno dato la colpa all’atteggiamento della squadra, oltre agli integralismi di uno Stroppa che negli ultimi tempi mi, era ormai solo e contro tutti.

Adesso ci si aspetta che Corini dia una bella strigliata ai calciatori e faccia camminare una squadra che ha ancora trenta partite per riprendere in mano questo campionato. Tutto si può, basta volerlo e servirà il contributo di tutti.

Benvenuto e buon lavoro Mister Corini e mi raccomando..."Eugeniofalli correre!"

Dai Cremo.

Sezione: Editoriale / Data: Gio 10 ottobre 2024 alle 11:00
Autore: Federico Bresciani
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