Torna a parlare Giovanni Stroppa a due settimane dal suo ritorno. L’atmosfera che si respira in sala è quella di un uomo che vuole sfidare la stampa e togliersi diversi sassolini dalle scarpe. Stroppa è scuro in volto, stizzito, infastidito dalle domande dei giornalisti.

La prima bordata è per la società. Alla domanda se ha seguito la Cremonese durante la sua assenza e quali erano le sue impressioni, Stroppa ha risposto: “Dovete parlarne con la società, io non parlo di questa cosa. Posso dire cosa poteva funzionare prima che andassi via: non sta a me dare giudizi, sarei solo di parte”. L’ obiettivo minimo, prosegue il Mister è “mantenere la posizione che abbiamo il più a lungo possibile, avere l’obiettivo minimo in tasca”.

Una Cremonese che secondo il tecnico deve fare un passettino alla volta e buttarsi alle spalle il periodo nero. La partita contro il Sudtirol è una opportunità da cogliere al volo, bisogna portare a casa “la posta piena”. Un Giovanni carico, deciso a riprendersi la scena e dare un calcio alle critiche.

Giovanni Stroppa ne ha per tutti e alla finescivolasui tifosi. L’allenatore non ha gradito la reazione del pubblico alla fine di Cremonese-Frosinone e risponde così ai fischi: "Sono rimasto deluso. Io capisco la delusione del momento, però soprattutto la Curva non ha mai fatto mancare il suo apporto. Mi dispiace per i fischi a fine partita, sono davvero dispiaciuto perché il valore aggiunto è sempre la gente, sono i tifosi. In settimana sono venuti a parlarci, hanno fatto un discorso straordinario. Al di delle difficoltà oggettive della squadra, se questa non ci stanno i fischi a fine partita. Domenica, invece, c’era una partita da vincere a tutti i costi, la squadra l’ha portata a casa in tutte le sue forme e non sono mancati spirito e impegno. Speravo fosse riconosciuto questo, ma non lo è stato: un motivo in più per andare a prenderci la gente, perché noi abbiamo bisogno di loro. Abbiamo bisogno di entusiasmo, del nostro stadio: siamo quinti in classifica e abbiamo tutto nelle nostre mani. Se ci facciamo la guerra tra di noi abbiamo sbagliato.” Dichiarazioni che hanno suscitato reazioni differenti da parte dei tifosi, forse si potevano evitare.

 In fin dei conti Cremona è una piazza che ha avuto sempre molta “pazienza” anche nei momenti difficili e se una volta tanto è arrivato qualche fischio, anche dopo una vittoria, da professionista…Caro Giovanni, li devi accettare e che siano un ulteriore stimolo per la sfida del Druso che vale molto più dei ‘tre punti’.

Portiamola a casa

Dai Cremo.

Sezione: Editoriale / Data: Sab 30 novembre 2024 alle 11:00
Autore: Federico Bresciani
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