La prima conferenza stampa (pre partita) da allenatore della Cremonese per Eugenio Corini. Una vigilia particolare per il tecnico di Bagnolo Mella che si trova a sfidare, all'esordio, la Juve Stabia: una delle “matricole” che sta facendo meglio in questo inizio di campionato.

Un impegno difficile contro una squadra solida, equilibrata che fino a questo momento ha sbagliato poco e in casa ha il “fattore pubblico” come arma in più contro gli avversari. “Loro sono una squadra che palleggia e salta le linee di pressione, quindi abbiamo un’idea su come contrapporci a questo stile di gioco per prenderci vantaggi e recuperare palladice il Mister che ha studiato bene la Juve Stabia per non farsi trovare impreparato proprio alla “prima interrogazione”.

La Cremonese, firmata Corini (certamente) cambierà volto, rispetto a quella di Stroppa, sarà più offensiva e cercherà di aggredire, lasciando da parte il possesso palla: “L’aspetto fondamentale è che fino all’ultimo metro c’è una profondità da attaccare, perché si dilata la linea avversaria e possono nascere degli spazi. L’idea è quella di allungare il più possibile il campo e stiamo lavorando su questo principio”. Un Eugenio Corini determinato che vuole, da subito, cambiare la rotta. Sulla formazione, nessuna indicazione a parte l' indisponibilità di Johnsen e le non perfette condizioni di Castagnetti.

Ultima chiosa (non per ordine di importanza) per i tifosi, ed in particolare per i ragazzi presenti a Castellammare: “L’amore per la squadra porta a fare viaggi poco agevoli a livello di kilometraggio come quello di domani, lavoreremo per regalare loro soddisfazione e giustamente la squadra andrà a salutare e a ringraziare per l’appoggio, che sono sicuro non mancherà. Noi dovremo meritarcelo con l’atteggiamento e la prestazione, che dovrà essere alla ricerca del risultato”.

Ora la parola passa il campo è l’alba di un nuovo inizio e tutti noi ci auguriamo che da oggi pomeriggio torni a splendere il sole…

Dai Cremo!

Sezione: Editoriale / Data: Dom 20 ottobre 2024 alle 11:00
Autore: Federico Bresciani
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