La telenovela Valeri/Cremonese è giunta al capolinea. Il terzino romano è arrivato a Frosinone, poi a fine stagione, realizzerà il suo sogno, indossare la maglia della Lazio, della quale (non ne ha mai fatto mistero) è un grande tifoso.

Un rapporto, quello fra Cremonese e Valeri che si conclude nel peggiore dei modi, dopo quattro stagioni. Nel settembre del 2020, il terzino, cresciuto nelle giovanili della Lazio, ha convinto la Cremo ad investire su di lui acquistandolo a titolo definitivo dal Cesena. Un esterno difensivo con caratteristiche offensive, combattivo, con attitudine al gol: 7 reti in 99 gare in Grigiorosso. Il ‘’battesimo’’ contro il Pisa nel febbraio del 2021.

In questi anni, Cremona si è affezionata a questo ragazzo romano che in campo dava l’anima, poi l’incantesimo si è interrotto, nell’estate del 2023.

 Valeri  punta i piedi, chiede il rinnovo attraverso il suo procuratore. In quei casi, il ‘’romanticismo’’, la ‘’maglia’’ sono tutte cose che vengono accantonate. Le due parti (Valeri- Società) non si incontrano e per il calciatore inizia la ‘’fase due’’ che lo vedrà (fino ai giorni nostri) ai margini del progetto, fuori rosa, in attesa di chiudere le valigie e riporre il violino nel baule dei ricordi.

La notizia del mancato accordo, le (motivazioni) che hanno portato all’ esclusione del giocatore, ha deluso, ferito il pubblico, che lo aveva ‘’coccolato’’ e sostenuto e che in lui vedeva un punto fermo anche per il futuro.

In questi mesi, l’argomento Valeri è tornato alla ribalta nei vari forum grigiorossi (l’esilio forzato in parte voluto dal giocatore) non è stato mai digerito, una sorta di ‘’tradimento’’ che ha diviso la piazza fra innocentisti e colpevolisti. La stragrande maggioranza non gli perdona la poca ‘’gratitudine’’ per una città che gli ha permesso di dimostrare al calcio italiano le sue qualità.

La vicenda Valeri e la sua conclusione, somiglia a tante altre storie del nostro calcio. La più celebre è quella del passaggio di José Altafini dal Napoli alla Juventus dopo sette anni in azzurro. Da quel giorno per i tifosi napoletani, José  Altafini era ‘’core ‘ngrato’’.

I ritmi di questo sport, svilito e sbriciolato dallo show business, dalla dittatura delle pay TV, che fagocita atleti trasformandoli in pacchi postali, dove i procuratori dettano legge e le maglie si cambiano come calzini. il valore della maglia e il senso di ‘’appartenenza’’ non sono più in voga.

Il tifoso, troppo spesso (tutti lo facciamo) si affeziona ad un calciatore, ogni addio è vissuto come un tradimento. I giocatori lo fanno per ‘’lavoro’’. Per loro non c’è molto spazio per i sentimentalismi, conta denaro e ambizione personale.

Il ‘’tutto’’ può piacere o meno ma fa parte del grande circo ‘’pallonaro’’ e i tifosi non riescono ancora ad abituarsi a tutto questo.

Emanuele Valeri (da ieri) è un calciatore del Frosinone. Si è congedato dalla Cremo, salutando squadra e tifosi con un messaggio tramite social. Il suo futuro, dopo Frosinone, sarà a Roma sponda biancoceleste. Un giocatore che ha talento e in prospettiva futura, un avvenire da grande calciatore. Forse avrebbe potuto gestire meglio questo suo addio a Cremona? Ognuno ha la sua idea e la sua verità.

A Valeri, con un pizzico di ‘’amaro’’ in bocca, auguro di avere un futuro ricco di soddisfazioni…anche questa è una delle tante dichiarazioni di ‘’rito’’ quando le storie ‘’d’amore’’ non hanno un lieto fine… in bocca al lupo…’’Corengrato’’.

Sezione: Editoriale / Data: Gio 01 febbraio 2024 alle 10:40
Autore: Federico Bresciani
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