Al triplice fischio lo Zini è un concerto di fischi nei confronti di squadra e tecnico. I giocatori e Stroppa vanno sotto la Curva e in silenzio ascoltano la contestazione. Sguardo fisso sul settore per il mister grigiorosso che dopo le due vittorie che avevano bagnato il suo ritorno, torna all’antico, portandosi dietro un corollario di critiche e accuse, più o meno velate.

La Cremo non è scesa in campo, è andata sotto dopo 2 minuti per un errore di una difesa, ieri pomeriggio, impresentabile, poi, non è riuscita mai a cambiare la storia del match.

Tanto possesso palla e poca lucidità nel servire attaccanti che hanno predicato nel deserto. La Reggiana con il minimo sforzo ha portato a casa i 3 punti e fortuna ha voluto che prima Fulignati e poi la voglia di strafare di Portanova non hanno reso ancor più pesante il passivo.

A fine gara Stroppa si è preso tutta la responsabilità di questa caduta, che allontana i sogni promozione (-10 dal Pisa secondo in classifica) con le altre che si avvicinano minacciose. Sernicola nel dopo partita parla di “assenza di fuoco dentro”.

Insomma dopo due settimane è tornata la Cremonese del ‘possesso palla sterile’ e della ‘poca fame’.

Domenica la sfida con il Cittadella è la prova del9’ per vedere se la Reggiana è solo un incidente di percorso o il segnale che questa squadra è destinata ad un campionato anonimo e di grande ridimensionamento.

Dai Cremo.

Sezione: Editoriale / Data: Lun 09 dicembre 2024 alle 11:00
Autore: Federico Bresciani
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