La Cremonese esce con i tre punti da Castellammare e torna a rivedere le zone nobili della classifica. L'aggancio ai campani a quota “14” e il meno quattro dal Sassuolo, sono due elementi che hanno ridato un pizzico di fiducia in più ad una piazza che nelle ultime settimane, aveva perso la serenità e dopo il pareggio interno contro il Bari, aveva dato vita alla prima contestazione di stagione. L'addio di Stroppa e l’arrivo di Corini non aveva entusiasmato tutti, ma la risposta del tecnico (alla prima da allenatore della Cremonese) è stata ottima, considerando il poco tempo a disposizione per conoscere la squadra e preparare una partita difficile come quella di domenica contro la Juve Stabia.

La reazione del popolo grigiorosso è stata tiepida. In molti hanno sottolineato come la squadra ha reagito, senza rubare l’occhio. I tifosi in larga parte soddisfatti del risultato, un po meno della prestazione dell’11 grigiorosso.

Non potevano mancare i riferimenti a Stroppa e la difesa di ufficio di una fetta di tifoseria che continua a vedere nello spogliatoio, l’indiziato numero uno della cacciata del tecnico di Mulazzano. In molti hanno riconosciuto a Corini, l’abilità e il coraggio nello studiare le mosse, senza perdere tempo prezioso. Grazie ai cambi, la squadra è riuscita a riprendere in mano la partita è portarla in porto.

 Next mission, la Salernitana di Martusciello, con il “tabù Zini” da abbattere. Fino ad ora la Cremonese, ha raccolto appena 5 punti tra le mura amiche. La partita con I granata è un occasione da cogliere al volo per proseguire la risalita. Corini non è integralista e studierà le mosse in base all’avversario e all’atteggiamento dei singoli, durante la settimana di avvicinamento al match.

 Credo che la sintesi migliore sul “primo Corini di stagione” è racchiusa nelle parole del tecnico a fine gara: “un mattoncino” ed è questa la filosofia che dovrà accompagnarci da qui alla fine, in trenta partite dove è tutto in discussione e l’imperativo è guardare partita dopo partita.

Per il “bel giococi sarà tempo, adesso bisogna risalire la montagna e piantare la bandiera grigiorossa sulla vetta del Monte Serie B.

Dai Cremo.

Sezione: Editoriale / Data: Mar 22 ottobre 2024 alle 11:00
Autore: Federico Bresciani
vedi letture
Print