Ogni qualvolta si legge la formazione della Cremo, viene un groppo alla gola. Quel “Numero 9” con lo sguardo di Daniel Ciofani, manca a tutti gli sportivi cremonesi. E pensare che la sua esperienza in grigiorosso non era partita con i presupposti migliori. Il rendimento iniziale lo aveva messo nel mirino della critica e anche di qualche “imbecille di turno” che nulla ha a che vedere con il calcio e la passione.

Ma Daniel non è tipo che si lascia frenare dalle difficoltà e piano piano, a suon di gol, ha dimostrato al popolo Cremonese che non era un “bidone bollito” ma un professionista serio che sul campo dava tutto se stesso e lo ha fatto fino all’ultimo secondo della sua vita di calciatore. Quel gol a Catanzaro è stato il canto del Cigno, l’ultimo regalo a quella gente che aveva imparato ad amarlo e lo aveva eletto a giocatoresimbolo” della maglia grigiorossa.

 Il tempo però non fa sconti, passa inesorabile e Ciofani ha dovuto appendere gli scarpini al chiodo, Cremona era ormai la sua seconda casa e il calcio la sua passione.

 La società ha capito il valore dell’uomo e dopo qualche mese di studio, ieri è arrivata la notizia che Daniel Ciofani sarà uno dei responsabili del settore giovanile.

Un occasione di crescita professionale, un primo passo per Daniel per rimanere ancorato alla sfera di cuoio. Il suo sorriso dice tutto sulla grande soddisfazione per questo incarico e della voglia di trasmettere alle nuove generazioni tutta la sua grande esperienza maturata sul terreno di gioco. "è un ritorno, ma in realtà è come se non fossi mai andato via. Effettivamente io sono sempre rimasto qui, a Cremona, con il cuore e devo ringraziare il cavalier Arvedi per questa opportunità: un’opportunità non banale, non scontata che non si a tutti e questo mi ripaga anche oltremodo di quello che ho dato alla maglia. Un’opportunità che certifica quello che è stato il mio apprezzamento per la città e per questi colori". “In questi giorni ( ha proseguito Ciofani)  ho potuto osservare il lavoro svolto da tutte le componenti del settore giovanile e mi sono messo a disposizione per imparare perché tutti devono partire da un qualcosa e la base, la linfa vitale di una società è il settore giovanile".

Un grande attestato di stima da parte della dirigenza a coronamento di una carriera da calciatore semplice, mai una parola fuori posto, pronto a tutto per dare il 200% per la maglia.

In bocca al lupo Daniel…per questo “secondo tempo” della tua vita nel segno del pallone.

Sezione: Editoriale / Data: Ven 18 ottobre 2024 alle 11:00
Autore: Federico Bresciani
vedi letture
Print