La Cremonese ha dominato a Salerno ma alla fine è tornata a casa con un pugno di mosche in mano. Troppe occasioni da rete fallite e, dall’altra parte, un regalo concesso agli avversari in occasione del gol decisivo di Raimondo.

I grigiorossi hanno offerto una prestazione in linea con le più recenti, quelle che avevano portato a una serie di sette risultati utili consecutivi, bruscamente interrotta proprio allo Stadio Arechi. La squadra di Stroppa ha controllato il gioco per larghi tratti, soprattutto nella ripresa, schiacciando la Salernitana nella propria area di rigore.

Già nel primo tempo, la Cremo ha sfiorato il vantaggio più volte, rischiando però di subire gol nel finale di frazione, quando Cerri ha colpito il palo su un calcio di rigore concesso dall’arbitro Fourneau dopo un check al Var, episodio che ha lasciato più di un dubbio.

Nella ripresa, i grigiorossi hanno creato numerose opportunità per segnare, ma si sono scontrati con una giornata di grazia del nuovo portiere della Salernitana, Christensen, autore di cinque interventi miracolosi su Collocolo, Johnsen, Nasti e due volte su Vazquez, diventando l’eroe del match.

Cosa ha pagato quindi la Cremonese? L'incapacità di buttare la palla dentro. Quasi assurdo creare così tante occasioni e non riuscire a segnare. 

Sezione: Primo Piano / Data: Mar 04 febbraio 2025 alle 13:00
Autore: Stefano Bentivogli / Twitter: @sbentivogli10
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