Le parate di un portiere fanno parte del gioco del calcio, ma quelle viste all’Arechi sono più uniche che rare. La Cremonese si scontra con un muro chiamato Christensen e torna da Salerno a mani vuote. La Salernitana trova la vittoria grazie al gol nella ripresa di Raimondo, poi difende il vantaggio con una prestazione straordinaria del proprio portiere, autentico protagonista del match.

I grigiorossi partono bene e sfiorano il vantaggio in diverse occasioni, sfruttando soprattutto la vivacità di Azzi sulla fascia sinistra, sempre pericoloso per la difesa granata. Anche Vandeputte prova a sorprendere Christensen con un tiro-cross insidioso, ma il danese si dimostra subito attento. La chance più grande del primo tempo è però per la Salernitana: un tiro di Ferrari viene intercettato con il braccio da Azzi, e dopo revisione al VAR l’arbitro assegna il rigore. Cerri spiazza Fulignati dagli undici metri, ma il suo tiro colpisce il palo interno e termina sul fondo.

Scampato il pericolo, la Cremonese torna a spingere e cerca il gol con insistenza. Ci provano Azzi e Collocolo, ma è sulla conclusione ravvicinata del numero 18 grigiorosso che Christensen si supera, negando il vantaggio agli ospiti. E come spesso accade nel calcio, gol sbagliato, gol subito. Sul ribaltamento di fronte, Njoh sfonda sulla sinistra e mette in mezzo un cross sbagliato che si trasforma in un tiro velenoso, colpendo il palo. Sulla respinta, Raimondo è il più lesto di tutti e deposita in rete a porta vuota, sbloccando la gara per la Salernitana.

La Cremonese fatica a reagire e Stroppa decide di rischiare tutto, inserendo Johnsen, Nasti e Bonazzoli per aumentare il peso offensivo. La squadra risponde colpendo una traversa clamorosa con Antov su calcio d’angolo battuto da Vandeputte. Ma è qui che inizia lo show di Christensen: il portiere danese si esalta prima su un colpo di testa di Johnsen, volando a mettere in corner, poi con due parate straordinarie su Vazquez e Nasti, negando il pareggio agli ospiti.

La Cremonese si arrende e torna a casa con una sconfitta pesante, sia per come è maturata che per le ripercussioni sulla classifica. Il quarto posto è ancora in mano ai grigiorossi, ma le prime tre della classe scappano, con lo Spezia ora a +11. Un distacco che rischia di compromettere la corsa ai playoff. La sfida di domenica contro il Sudtirol diventa cruciale: serviranno i tre punti per non perdere ulteriore terreno.

Sezione: Editoriale / Data: Lun 03 febbraio 2025 alle 14:00
Autore: Stefano Bentivogli / Twitter: @sbentivogli10
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