Nonostante la sconfitta rimediata all’Arechi, la Cremonese può trovare spunti positivi dalla sfida contro la Salernitana. I grigiorossi, soprattutto nel finale, hanno provato a ribaltare il risultato, ma si sono scontrati con la serata straordinaria di Christensen, il portiere granata che è stato indiscutibilmente il migliore in campo.

Dopo la sconfitta di Salerno con tante occasioni sprecate dalla Cremonese, Stroppa è stato lapidario: "Bisogna buttar dentro la palla". Un'analisi lucida, perché la Cremonese ha creato diverse occasioni ma non è riuscita a concretizzarle, interrompendo una striscia di sei partite consecutive a segno. L’ultima volta che i grigiorossi erano rimasti a secco risaliva allo 0-0 contro il Cittadella dello scorso dicembre.

Ora, tra le mura amiche, servirà ripartire proprio dalla concretezza offensiva. Creare tanto senza finalizzare è diventato un problema ricorrente per la Cremonese, soprattutto nelle gare casalinghe, dove il rendimento è stato inferiore rispetto alle trasferte. Attualmente, Bianchetti e compagni sono tredicesimi per punti conquistati allo Zini, un dato che va ribaltato già a partire dal prossimo match contro il Sudtirol.

A pesare su questa difficoltà è anche il numero di gol segnati in casa: solo 14 in 13 partite, un bottino insufficiente per ambire alle zone alte della classifica. L’attacco interno della Cremo è l’undicesimo della categoria, al pari del Mantova. Sei di questi 14 centri portano la firma di Mudo Vazquez, mentre nessuna delle prime punte ha ancora raggiunto quota due reti.

Ecco perché, contro il Sudtirol, serviranno risposte importanti sottoporta. Per tornare a vincere e per rilanciare le ambizioni di alta classifica, la Cremonese deve trasformare la mole di gioco in gol concreti.

Sezione: Primo Piano / Data: Mer 05 febbraio 2025 alle 13:00
Autore: Stefano Bentivogli / Twitter: @sbentivogli10
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