Il netto 4-0 inflitto al Catanzaro ha certificato la superiorità della Cremonese in uno scontro diretto per i playoff. Tuttavia, ridurre il successo grigiorosso agli errori degli uomini di Caserta sarebbe ingiusto e fuorviante. La squadra di Stroppa ha dimostrato maturità, giocando con intelligenza e sapendo sfruttare i limiti dell’avversario senza snaturare la propria identità. Un segnale importante in vista del rush finale della stagione.

Una vittoria costruita sui difetti del Catanzaro

Il Catanzaro è una squadra che ama palleggiare, costruire dal basso e giocare a specchio rispetto all’avversario. Un contesto perfetto per la Cremonese, che ha saputo aggredire alto e approfittare delle difficoltà giallorosse nella gestione della palla sotto pressione. L’errore in uscita che ha portato al gol di Johnsen è stato solo il primo di una serie di situazioni in cui la Cremo ha saputo capitalizzare le imperfezioni della squadra di Caserta.

Ciò non significa che i grigiorossi abbiano cambiato il loro dna, anzi. Aver saputo leggere la partita e adattarsi all’avversario senza snaturarsi è sintomo di crescita. In troppe occasioni, in questa stagione, la Cremonese ha cercato di imporre il proprio gioco senza tenere conto delle caratteristiche degli avversari. Contro il Catanzaro, invece, si è vista una squadra lucida, capace di colpire nei momenti giusti e di gestire il vantaggio con maturità.

La vera sfida: superare i propri limiti

Se il Catanzaro era l’avversario ideale per la Cremonese, lo stesso non si può dire di altre squadre che popolano la zona playoff. Il vero limite dei grigiorossi, infatti, è emerso contro formazioni più fisiche, abili a spezzare il ritmo del gioco e a puntare su agonismo e duelli in mezzo al campo.

Questo aspetto rappresenta il vero banco di prova per la squadra di Stroppa: trovare soluzioni contro avversari che non concedono spazi e che non si fanno ingabbiare dal pressing alto. Per ambire alla promozione, la Cremo dovrà dimostrare di poter vincere non solo quando le condizioni sono favorevoli, ma anche quando la partita diventa sporca e giocata sui nervi.

Verso il finale di stagione: vietato fermarsi

La vittoria sul Catanzaro ha restituito entusiasmo e fiducia all’ambiente, ma il percorso è ancora lungo e pieno di ostacoli. La Cremonese ha nove finali davanti a sé e dovrà affrontarle con lo stesso spirito visto allo Zini: lucidità, intensità e capacità di adattamento.

Il 4-0 è un segnale di forza, ma ora serve continuità. Solo così i grigiorossi potranno trasformare questa prestazione in un trampolino verso l’obiettivo più grande.

Sezione: Editoriale / Data: Dom 09 marzo 2025 alle 15:00
Autore: Stefano Bentivogli / Twitter: @sbentivogli10
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