Il tecnico grigiorosso Giovanni Stroppa è intervenuto in conferenza stampa alla vigilia di Cremonese-Catanzaro, gara valida per la 29ª giornata di Serie BKT in programma sabato 8 marzo alle 15. Ecco le sue dichiarazioni.

Dopo Carrara ha detto che avrebbe cercato di rimettere in sesto tutto…
“C’è un dispiacere enorme per aver lasciato per strada così tanti punti. Non mi piace parlare sempre delle stesse cose, perché è anche vero che la squadra sta bene, è concentrata e lavora ottimamente. Dobbiamo portare in campo quelle cose lì, senza pause e senza concedere errori come invece è successo in queste partite”.

Come giudica il Catanzaro, che è una delle squadre più in forma del campionato?
“Sono un avversario forte, come lo era l’anno scorso, e allenato benissimo. Stimo molto Caserta, se ne parla poco ma ha fatto qualcosa di eccezionale, anche sotto l’aspetto mentale: arrivare dopo Vivarini sarebbe stato difficile per tutti, lui ha messo in piedi una squadra competitiva che può giocarsela in campionato. Lo pensavo già ad inizio stagione”.

La Cremo ha meno punti rispetto allo stesso momento della scorsa stagione. Crede che sia più dovuto alle difficoltà offensive o alla difesa meno ermetica?
“L’attacco che segna meno è il nostro trend, perché anche quest’anno siamo la squadra che crea di più, forse l’anno scorso lavoravamo meglio. Ripeto che non possiamo concedere errori gratuiti, sicuramente l’aspetto difensivo è importante, se non determinante”.

Cosa è emerso dal suo confronto con la squadra dopo il cosiddetto blackout di Carrara?
“Non si è trattato di un blackout, ci sono stati degli errori. Sulla rimessa laterale nasce tutto da un nostro possesso e poi da una scivolata… Sono errori che non vanno concessi, anche se nello sport ci stanno. Però serve reagire e sabato la reazione c’è stata rispetto alle ultime due gare in cui abbiamo concesso gol nei minuti finali. Con la squadra parliamo molto, ma adesso serve portare a casa i fatti. La squadra ha qualità, forza, tutto per fare diversamente rispetto a quello che sta succedendo, che non va bene soprattutto per i modi in cui accade”.

Chi prenderà il posto di Vazquez, ora che rischia di stare lontano dai campi per un po’? Troverà un erede o sfrutterà la rosa?
“Per domani ho un’idea certa, mentre nel futuro quel ruolo è di Vazquez e credo che a Palermo possa già essere disponibile. Faremo il massimo per recuperarlo, mascherina permettendo. Ma la buona notizia di ieri è che potremmo già averlo a disposizione, vedremo cosa succederà”.

Domani torna Barbieri e Collocolo è sulla via del ritorno, ma a Carrara Zanimacchia ha fatto bene. Chi giocherà tra i primi due?
“Uno di loro comincerà, l’altro subentrerà, sempre tenendo conto di Azzi. Su Zanimacchia aggiungo che ha avuto una flessione dovuta ai tendini rotulei delle ginocchia, adesso sta bene e sabato l’ha dimostrato con il gol e una prestazione importante. Sta tornando ai suoi livelli, sono contento di averlo a disposizione e soprattutto di avere quattro esterni da poter gestire”.

In questa squadra manca personalità a livello di singoli?
“In questo anno e mezzo avete visto che forse siamo carenti sotto questo aspetto. Ci sono tanti leader tecnici a cui non serve parlare o prendere in mano la situazione alzando la voce, però la squadra ha mostrato dei limiti. Bisogna tenerla sempre sulle spine e stimolarla, io devo essere bravo a mantenere la rotta ma sicuramente mi tengo il fatto che sia mentalizzata. Le belle parole per lo spogliatoio non finiranno mai perché danno sempre tutto, però è chiaro che serva tirare fuori un po’ di “ignoranza”, migliorando in ciò che facciamo come il palleggio e l’attacco alla porta, oltre all’attenzione in fase difensiva. Non dobbiamo avere pause né pensare in negativo durante la partita, soprattutto quando abbiamo il pallone tra i piedi”.

La Cremo ha avuto un solo rigore a favore in stagione. Come se lo spiega?
“Però siamo tra i primi per tocchi del pallone in area, nella quale arriviamo e andiamo al tiro più di tante altre squadre. In area entriamo per fare gol, non per conquistare i rigori. Il dato c’è, ma io preferisco uno che tira in porta piuttosto di cercare un calcio di rigore”.

Sezione: Primo Piano / Data: Ven 07 marzo 2025 alle 16:17
Autore: Stefano Bentivogli / Twitter: @sbentivogli10
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