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Trascorrono veloci le ore che avvicinano la Cremonese al ritorno in campo dopo la pausa per le nazionali. Due lunghe settimane di astinenza che hanno riportato Giovanni Stroppa a sedersi nuovamente sulla panchina della squadra grigiorossa con il compito di rimetterla in corsa. La supplenza Corini, le bizze del direttore sportivo e una tifoseria che anche nella risposta al botteghino (abbonati esclusi) non è stata esaltante, con meno di 1400 tagliandi staccati, a conferma che la piazza non ha gradito le scelte della società e l’atteggiamento in campo dell’11 grigiorosso.

Gli umori del tifo sono un misto di rassegnazione sul futuro, a causa del corposo distacco dalle prime due (-12 dal Pisa, -10 dal Sassuolo) e il timore che Stroppa riproponga sul tavolo la solita minestra riscaldata che lo aveva portato all’esonero. In pochi hanno fiducia in questa squadra e anche il Frosinone, malmesso, con diversi infortunati, che ha vinto una sola volta in tredici giornate, viene visto come un avversario da temere.

Le parole di Bonazzoli sono passate ma non hanno più di tanto lasciato il segno. Il pubblico Cremonese vuole i “fatti” è stanco delle parole.

 Domani torna davanti ai microfoni Giovanni Stroppa, un mese e spiccioli dopo la sua ultima volta, quella dove Giacchetta, prima gli aveva rinnovato la fiducia e dopo il triplice fischio contro il Bari, lo aveva accompagnato alla porta. Quanta confusione e contraddizioni in seno ad una proprietà che pare aver perso la bussola, affidandosi alle iniziative di un “one man show” che a seconda di come si sveglia la mattina, agisce e (a quanto pare) senza ottenere grandi risultati.

Attendiamo con ansia di conoscere quelle che saranno le prime parole del “nuovoStroppa e soprattutto quale sarà la reazione sul campo, di un gruppo, che deve darsi una svegliata, la pagnotta va sudata se la si vuol mangiare.

Frosinone, Sudtirol, Reggiana, Cittadella, quattro partite per cambiare il volto di questo campionato. Un treno che questa Cremonese non può assolutamente perdere se vuole ancora fare qualcosa di importante in questa stagione.

Senza fare voli pindarici e sognare l’impossibile, bisogna essere realisti, rincorrere non è mai facile, ma stavolta il calendario offre ai grigiorossi, l’ennesima chance di cambiare passo. Inutile dire che ognuno la può pensare come vuole, ma io dico che “si può fare” ma lo devono volere tutti, in primis I calciatori, che devono cambiare atteggiamento e il tecnico Giovanni Stroppa che mi auguro abbia fatto tesoro degli errori del passato, consapevole che gli è stata data una seconda possibilità per far cambiare idea ai suoi detrattori, sarebbe un peccato gettarla al vento.

Lo so non è una vigilia serena e siamo tutti disorientati e disillusi, però proviamo a pensare che domenica sia una sorta di “anno zero” e che queste quattro partite, possono ribaltare la frittata e regalarci un nuovo inizio.

Cara Cremoneseora o mai più

Sezione: Editoriale / Data: Ven 22 novembre 2024 alle 11:00
Autore: Federico Bresciani
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